Giovedì 13 settembre 2018, h. 21.15, Rai 5 trasmette MINOTAURO

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Giovedì 13 settembre 2018 alle 21.15 Rai 5 trasmetterà l’opera MINOTAURO

27/06/2018 61 Festival dei 2 Mondi di Spoleto. Teatro Nuovo, spettacolo di lirica Minotauro, nella foto
Minotauro Gianluca Margheri baritono
Arianna Benedetta Torre soprano
Teseo Matteo Falcier tenore
Vittime ateniesi
Federico Benvenuto, Irene Ciani, Renato Civello, Serena De Siena, Eugenia Faustini, Angelo Galdi, Alessia Genua, Cecilia Guzzardi, Francesco Iaia, Paolo Marconi, Eugenio Mastrandrea, Eleonora Pace, Giulia Tomaselli, Carlo Zanotti

MINOTAURO
opera lirica in 10 quadri
 
musica Silvia Colasanti
 
libretto René de Ceccatty e Giorgio Ferrara
direttore Jonathan Webb
regia e scenografia Giorgio Ferrara
costumi Vincent Darré 
luci Fiammetta Baldiserri
Minotauro Gianluca Margheri baritono
Arianna Benedetta Torre soprano
Teseo Matteo Falcier tenore
Vittime ateniesi
Federico Benvenuto, Irene Ciani, Renato Civello, Serena De Siena, Eugenia Faustini, Angelo Galdi, Alessia Genua, Cecilia Guzzardi, Francesco Iaia, Paolo Marconi, Eugenio Mastrandrea, Eleonora Pace, Giulia Tomaselli, Carlo Zanotti attori diplomati dell´Accademia d´Arte Drammatica “Silvio d´Amico” di Roma
Orchestra Giovanile Italiana 
International Opera Choir
maestro del coro Gea Garatti
 
produzione Spoleto 61 Festival dei 2Mondi, Fondazione Teatro Coccia di Novara
 
based on the ballad Minotaurus
by Friedrich Dürrenmatt
copyright © Diogenes Verlag AG Zürich
all rights reserved
 
aiuto regista Patrizia Frini
direttore allestimenti scenici Ottorino Neri
coordinamento produzione Silvia Stoppani
direttore di scena Fabrizio Pisaneschi
assistente ai costumi Marta Rinaldi
maestro collaboratore Daniela Pellegrino
maestri di palcoscenico Edina Bak, Meri Piersanti
maestro alle luci Carmine Diodoro
responsabile settore macchinisti Paolo Zappelli
capo macchinisti Michele Colella, Massimiliano Marotta
macchinisti Andrea Becchetti, Leonardo Bellini, Enrico Calabresi, Alessio Lodovichetti, Fabio Pibiri, Alessandro Gobbi
 
operatore consolle luci moving light Roberto Gelmetti
capo elettricista Simone De Angelis
 
elettricisti Davide Baldoni, Marco Mosca
 
responsabile impianti luci Graziano Albertella per Spanensemble
responsabile fonica Emanuele Carlucci
capo attrezzista Patrizia Valentini
attrezzista Marta Tazza
responsabile sartoria Chiara Crisolini Malatesta
sarte Marian Osman Mohamed, Serenella Orti, Francesca Persichini, Giuliana Rossi
costumi Farani Sartoria Teatrale
responsabile trucco e acconciature Roberto Maria Paglialunga
maschere Laboratorio Artigianale Laboracuoio
elementi scenografici Mekane srl Roma, Arte Idea srl Roma, Laboratorio di Scenotecnica e Pittura del Festival dei Due Mondi di Spoleto
responsabile scenografia del festival Claudio Balducci
 
servizio audio Arcadia Digital srl – Roma
luci Arcadia Digital srl – Roma
sopratitoli Prescott
strutture e servizi per spettacolo Atmo Divisione Gioform srl
pianoforti Angelo Fabbrini
accordatore Luigi Fusco
trasporti S.I.C.A.F. Spoleto
computer regolazione luci E.T.C. Italia www.etcconnect.com
REGIA TV Barbara Napolitano
Il Minotauro: il mito di un mostro terrificante si trasforma, in quest´opera, in un dramma “umano”, il dramma di un essere che ha a che fare con sé stesso, anzi con l’infinità di sé riflessi negli specchi del labirinto.
A lui si contrappone l´uomo come reale carnefice – capace d’inganno e falsa amicizia – qui rappresentato da Teseo e Arianna.
Ai tre protagonisti vocali dell’opera si aggiunge il Coro degli Uccelli, presagio o testimone di morte, che commenta l´azione, come una sorta di moderno coro greco e una piccola orchestra che incastona le linee vocali dei protagonisti e diventa protagonista essa stessa in alcuni snodi formali dell´azione. La Luna e il Sole accompagnano la sorte implacabile del mostro.
Alla solitudine del Minotauro si contrappongono le giovani vittime a lui destinate, che lo accerchiano minacciosamente prima di essere uccise, una dopo l´altra, in una battaglia tutta percussiva e astratta.
Il finale è affidato al Coro degli Uccelli: una lunga preghiera intima e sofferta su cupi rintocchi di campana.
Silvia Colasanti