









Il Teatro alla Scala annuncia la commissione di una nuova opera a Silvia Colasanti, prima donna ad essere rappresentata dal teatro. L’opera, Anna A., andrà in scena nel 2025 e riguarderà Anna Achmatova, con il libretto dello scrittore italiano e esperto di letteratura russa Paolo Nori, che ha appena pubblicato un libro ‘ Vi avverto che vivo per l’ultima volta’ sullo stesso soggetto.
Lidija Chukovskaja – che lottava per salvare il marito, in realtà già ucciso – va a trovare quasi ogni giorno Anna Achmatova – il cui figlio Lev è stato arrestato per la seconda volta. In attesa della sentenza, Anna per si reca al carcere delle Croci di Leningrado, incontrando le madri degli altri detenuti, di cui diventerà la voce, anche per esplicita richiesta delle altre donne di trasformare in poesia questa drammatica esperienza.
Gli incontri tra Lidija e Anna sono non solo il momento in cui la poetessa consegna alla memoria dell’amica le sue liriche, ma lasciano spazio ai ricordi del suo matrimonio con Nikolaj Gumilëv, della sua esclusione dall’Unione degli scrittori, del suo incontro con degli studenti inglesi che le chiedono cosa ne pensa, del suo incontro con il celebre poeta americano Robert Frost, della solidarietà che la salva dalla fame quando lo stato sovietico decide che è una donna che si è dimenticata di morire quando è ora e prova a rimediare.
La drammaturgia sonora racconterà la forza e l’autenticità con cui Anna ha vissuto la sua vita intensa, attraversando i registri più diversi, dalla malinconia alla tragicità dei suoi amori, all’ossessione distruttiva e insensata del potere che tenta inutilmente di reprimere la voce dell’arte, al lamento e la preghiera in cui Anna si fa voce per tutte le madri che piangono i propri figli.
In un organico sostanzialmente classico troveranno spazio i timbri di strumenti tipici russi, così come all’interno del linguaggio musicale di oggi affiorerà il ricordo degli stilemi popolari russi. La voce più intima di Anna ha un corrispettivo in orchestra in un violino solista, che canta instancabile sotto tutte le esperienze ‘orribili e meravigliose’ della sua storia.
Milano – 24 e 26 febbraio 2023
Silvia Colasanti
Time’s Cruel Hand
Orchestra Sinfonica di Milano
Alex Potter Controtenore
Jaume Santonja Direttore
‘Time’s cruel hand’ racconta il trascorrere inesorabile del Tempo attraverso le parole di William Shakespeare, la voce di un controtenore e i suoni di un’orchestra.
In questi tre sonetti accanto alle immagini di una natura devastata e corrosa dal Tempo, un’ incedere del tempo che scalfisce la bellezza, Shakespeare inserisce quelle di una natura che strappa zanne, smussa artigli.
Simbolicamente mi riporta ad un’idea del Tempo che mi appartiene: si presenta con il suo forte graffio, con il senso di continua perdita, un demone – Kronos – che divora tutto quello che trova, il cui potere distruttivo non esclude però un’ altra forza: quella di addolcire le asperità, magari attraverso un percorso doloroso, un’elaborazione dei ricordi, insieme alla consapevolezza che quel Tempo distruttore non riuscirà a scalfire la bellezza.
L’amore e l’arte divengono così una barriera eretta a difesa e memoria : “il mio amore nei miei versi vivrà giovane in eterno”.
E se il Tempo distruttore vive nella violenza ritmica e negli urti dell’orchestra intera, sottolineati dalla forza delle percussioni, saranno la voce che continua incessantemente a cantare, e gli archi dolenti e lirici, a raccontare il potere immortale della Musica.
Giovedì 13 febbraio 2020, ore 20.30
Venerdì 14 febbraio 2020, ore 20.00
Domenica 16 febbraio 2020, ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
Silvia Colasanti Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa
Oratorio per Soli, Coro e Orchestra su testi latini della liturgia e testi di Mariangela Gualtieri
Voce recitante Mariangela Gualtieri
Mezzosoprano Monica Bacelli
Bandoneon Davide Vendramin
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Jose Antonio Sainz Alfaro
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Maxime Pascal
Mercoledì 29 gennaio, ore 21.00, al Ridotto del Teatro Masini il Quartetto Guadagnini insieme a Sandro de Palma eseguono Aria, per pianoforte e quartetto d’archi.
A seguito della campagna di solidarietà indetta dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Cooperazione Internazionale a sostegno di Venezia, per i danni causati dall’eccezionale acqua alta, l’ Ambasciata italiana negli Emirati Arabi Uniti e l’Istituto Italiano di Cultura organizzano un Concerto con musiche di Silvia Colasanti, testi di Mariangela Gualtieri.
La voce recitante è quella di Elio De Capitani e gli interpreti musicali sono il Quartetto Guadagnini.
il Mulino e Fondazione Musica per Roma presentano
Matematica: genere femminile, numero singolare, la nuova edizione dei Dialoghi Matematici
Silvia Colasanti e Piergiorgio Odifreddi, moderatore Pino Donghi, interventi musicali del Coro Musica Reservata diretto dal M°Roberto Ciafrei
Marco Scolastra al pianoforte con I Solisti Aquilani diretti da Carlo Boccadoro eseguono Aria da Concerto
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